Descrizione
La preparazione e l’uso della Ratafia rientrano nella secolare tradizione contadina tramandata di generazione in generazione.
Come riferisce Alessio de Berardinis in “Ricordi sulla maniera di manifatturare vini e liquori” (Teramo 1868):
“… il nome gli fu dato da quell’uso che anticamente avevano gli ambasciatori delle potenze belligeranti quando trattavano della pace ad una lieta mensa, di bere questo liquore e di pronunciare quelle semplici parole latine Pax rata fiat!”
A parte queste ipotesi, forse pittoresche e fantasiose, il liquore era usato, più prosaicamente, per sancire gli accordi commerciali o la stipula di atti notarili e legali al termine delle trattative.
Nella tradizione Abruzzese solevano bere questo delizioso rosolio dopo la stipula dei contratti, quando il Notaio, a suggello dell’accordo avvenuto, pronunciava la formula risolutiva “Ratafiat” (“si decida”).
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